Ballo Pantomima della Cordella e rievocazione Antico Corteo Nuziale - Domenica 19 Agosto 2012 Stampa E-mail
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Il caratteristico Corteo Nuziale e il tradizionale Ballo della Cordella costituiscono una forma di spettacolo nel suggestivo scenario naturale di Petralia Sottana che sono ormai acquisiti alla storia, al folklore, alle tradizioni antichissime delle genti di Sicilia.

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Il merito di aver rivalutato con pazienza, meticoloso lavoro di ricerca, i canti e il rituale del Ballo, va al Cav. Francesco Tropea, che ha dedicato tutta la sua vita alla raccolta ed alla cesellatura di tutte le notizie storiche sul folklore madonita.
Anticamente, tra i contadini, la gran parte dei matrimoni si celebravano dopo il raccolto, quando c'era più disponibilità per affrontare meglio i bisogni della nascente famiglia.ballerini



Il Corteo Nuziale, nella sua caratteristica rappresentazione a cavallo, rievoca i tempi in cui era malagevole percorrere i viottoli di campagna e rappresenta la partenza della sposa dalla casa paterna per andare nella sua nuova dimora.
La sposa indossa un preziosissimo abito color grigio argento, con ricami e merletti del settecento ed è avvolta in un manto color bianco avorio. Porta in mano "conocchia e Rosario"', simboli della operosità e della fede coniugale. Lo sposo indossa un magnifico vestito di velluto con giubbotto azzurri, ed il caratteristico "berretto ricamato, con fiocco di seta".
Sull'aia dove è appena finito il raccolto dell'anno si svolge il Ballo della Cordella, le cui origini si perdono nella notte dei tempi.sposiQuesto Ballo, la cui remota or igine è da ricercare nelle danze primitive, nei balli campestri eseguiti come spontaneo bisogno dell'animo intorno agli ombrosi alberi delle selve per onorare le divinità dei boschi o per celebrare con riti propiziatori e di ringraziamento altre divinità nelle feste stagionali, ebbe nel passato anche l'attributo di pantomima proprio a quasi tutte le più antiche manifestazioni del genere. Presso tutti i popoli troviamo il mimo e la pantomima, parte integrante o addirittura essenziale della danza, specialmente quando questa doveva rappresentare scene della vita, non vedendosi nel ballo, un pretesto per muoversi secondo un dato ritmo o per assumere una data posa ma piuttosto l'espressione dei sentimenti e di simboli i quali non potevano essere intelligibili che con l'aiuto dei gesti.
Una volta anche nel Ballo della Cordella, ad un cenno del capo gruppo “:U Capurali" o Bastoniere) tutti i ballerini, o almeno alcuni di essi, dovevano esibirsi in quelle rappresentazioni mimiche, che ripudiata la danza esclusivamente fatta di movimenti ritmici, riuscirono a portare, per l'eccellenza dei mimi, la pantomima ad un alto grado di perfezione. Ricorda, qualcuno degli anziani di Petralia Sottana, che, in tempi non molto lontani, durante il ballo, con il preciso linguaggio dei gesti e degli atteggiamenti, con le "figure", perfettamente eseguite e perciò chiare ai presenti, si rievocano, non solo le quattro stagioni con i rispettivi lavori agricoli, ma anche i dodici mesi dell'anno con le particolari fatiche affrontate dal contadino per ognuno di essi.spiga1 Simboli e significati più o meno azzardati, compreso quello del ballo carnavalesco mascherato, a questa caratteristica e suggestiva danza villereccia se ne sono dati parecchi. Il Ballo come esaltazione del frumento, può essere, tra l'altro, per evidenti affinità, accostato ad una danza ancora in uso in alcuni Paesi Orientali, denominato Danza Pantomima del Riso.  In realtà, attraverso le Cordelle che partono dal fascio di spighe mature in cima alla pertica, per finire nelle mani dei ballerini, si suole simboleggiare il fremere, il fluire gagliardo della vita, indispensabile e gradita fonte di forza e benessere, di speranza e gioia, offerta dai Divini Voleri all'umanità, ma che assillanti e sudate fatiche ad essa costa. Nella tradizione, il Ballo si ricollega agli antichi riti pagani di ringraziamento.   Il ricordo del mito di  Cerere - scriveva il  Cav. Francesco  Tropea  - è presente   col   trofeo   di spighe in cima alla pertica.
spigaOggi il Ballo è un inno di ringraziamento alla Natura ed alla Provvidenza per il buon raccolto del grano, ma rimane evidentemente una festa pagana che rinnova il trionfo della vita e dell'amore fecondo.  Non c'è dubbio che con il passare dei secoli e l'affermarsi del Cristianesimo, il popolo, ringraziando per l'annata felice, abbia sostituito a Cerere dea pagana, la Madonna dell'Alto patrona di Petralia Sottana, che dall'alto del monte che porta il Suo Nome, protegge i campi e le valli circostanti.paracco
Prima dell'inizio del Ballo, in tono di preghiera, tutti i ballerini e il più anziano del gruppo, il "Pater Familias". recitano una preghiera di ringraziamento a Gesù, perché con la Madre, ha propiziato l'abbondante raccolta   delle spighe,   ricche   di molti   granelli particolarmente grossi   e   spessi, indizio sicuro di abbondanza, di ottima resa sotto la macina del mulino e quindi fragrante pane. In pieno raccoglimento i ballerini ripetono il ringraziamento alla Madonna dell'Alto e “l'evviva  a Gesù”. Il Ballo della Cordella ha le sue invocazioni in rima e nella sua espressione danzata una viva e significativa rappresentazione: dodici coppie disposte in cerchio sull'aia, reggono con una mano le estremità di ventiquattro nastri (curdeddi) di diverso colore, pendenti dalla pertica, e le intrecciano nel ritmo delle varie figurazioni in forma di tessuto, sino a costruire una rete, per poi facendo il ballo in senso inverso, discioglierla.
intreccioLe quattro figurazioni, celebrano insieme col lavoro dei campi,  anche  il  pane che ne deriva: la semina (li simenti), la germinazione  (lu lavuri),  il raccolto (lu munti), il pane.   Le dodici coppie rappresentano   i dodici mesi dell'anno  o  le costellazioni che ruotano attorno al sole, autore della fecondità agreste e della vita.   La danza è omaggio augurale ai giovani sposi affinché la loro unione sia feconda di prole, benessere e gioia.